Il 3+2 non è mai stato concepito come un ciclo unico con all’interno la possibilità cambiare sede o indirizzo
Il 3+2 non è mai stato concepito come un ciclo unico con all’interno la possibilità cambiare sede o indirizzo (oggi la famosa mobilità studentesca è difficilmente realizzabile anche all’interno dello stesso ateneo, figuriamoci da una città all’altra). La logica di un sistema universitario diviso in due cicli infatti è che non tutt* coloro che si iscrivano al primo ciclo proseguano gli studi con il secondo. Il mercato del lavoro oggi richiede un gran numero di laureati triennali meno qualificati e pertanto più ricattabili e un numero limitato di laureati quinquennali che possano costituire un’elite più o meno dirigenziale. A detta di Confindustria il 3+2 non ha funzionato perché in "troppi" si sono iscritti alla specialistica, anche perché essendo le triennali eccessivamente dequalificate, le stesse imprese non assumono laureati triennali. Per generalizzare quella che finora rappresentava una selezione principalmente di fatto (data dalla mancanza di borse di studio, dalla molteplicità insostenibile di esami, dalla distribuzione sbagliata degli appelli, dagli affitti alle stelle, dal costo dei libri proibitivo e così via), il ministro Mussi ha emanato decreti attuativi della riforma Moratti che prevedono l’istituzionalizzazione dei corsi ad accesso programmato. La selezione si manifesta in ogni facoltà in modo diverso: dal test di selezione alla valutazione comparativa, dalla valutazione del curriculum a situazioni dove non esiste una formale selezione all’accesso alla specialistica ma la mancanza di appelli, la frammentazione degli esami, l’aumento delle tasse o la diminuzione delle borse di studio di fatto costringono molti studenti e studentesse a fermarsi. Ma il ragionamento di fondo, espresso negli ultimi decreti del Ministero, è lo stesso in tutti gli atenei. Per questo è fondamentale non solo costruire vertenze contro i blocchi facoltà per facoltà, ateneo per ateneo, ma anche una risposta studentesca a livello nazionale.